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Villa Crespi di Cannavacciuolo tra i migliori: arriva la terza stella Michelin

VILLA CRESPI NELL'OLIMPO DEI MIGLIORI RISTORANTI AL MONDO: ARRIVA LA TERZA STELLA MICHELIN

Un riconoscimento che è quasi un’incoronazione, la celebrazione di un traguardo che porta Villa Crespi sotto i riflettori del mondo intero.

Villa Crespi è da oggi tra i 139 migliori ristoranti al mondo

8 novembre 2022: una data che resterà scolpita per sempre nel cuore di Villa Crespi, che oggi batte un po’ più forte. Accelera mentre il mondo intero si ferma, con lo sguardo puntato verso quella dimora arabeggiante che noi chiamiamo casa.

Dopo 23 anni di eccellenza, ecco che lo Chef Antonino Cannavacciuolo vede aggiungersi alle altre la terza stella, sognata e meritata, mentre accanto a lui camminano l’Executive Chef Simone Corbo e il Restaurant Manager Massimo Raugi.

Ed è proprio da qui che la storia ha inizio, dalle persone che hanno reso possibile il raggiungimento di questo traguardo di portata mondiale. Un’intera squadra coesa e appassionata, che Chef Cannavacciuolo e Cinzia Primatesta hanno scelto e scelgono ogni giorno, perché in loro hanno visto un dono speciale.

Perché far sentire ogni ospite come a casa, raccontare emozioni attraverso i piatti, accompagnare l’esperienza con sorrisi e gesti misurati, sono azioni intrise di pura arte.

VIVI LA FAVOLA DI VILLA CRESPI

A te, che fai parte di questa famiglia.
A te, che sei stato nostro ospite in Villa Crespi.
A te, che sogni di sederti a quei tavoli per la prima volta.

Grazie per aver vissuto questo sogno insieme a noi.


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Villa Crespi premiata per il Miglior Servizio di Sala dalla Guida Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso 2023

Un prezioso riconoscimento per la Sala del nostro Ristorante 2 Stelle Michelin  


Un grande orgoglio per il nostro Relais et Chateaux: dalla guida ristoranti d'Italia di Gambero Rosso arriva per noi il premio al Miglior Servizio di Sala 2023

 

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La sala di un ristorante stellato può essere raccontata da voci diverse: c’è quella dell’ospite, che si gode lo spettacolo portato in scena con maestria, e c’è quella della sala stessa, che è fatta di persone, ritmi precisi e passi di danza scolpiti nella memoria.

Ed è proprio questa la voce che oggi ci racconta la vittoria del Premio Speciale al Miglior Servizio di Sala 2023, assegnato da Gambero Rosso a Villa Crespi. Il nostro Ristorante 2 Stelle Michelin firmato Cannavacciuolo spalanca le porte ad un riconoscimento incredibilmente ambito nella ristorazione italiana, che premia la precisione, la cura e la perfezione del servizio di sala, ma non solo.

Il premio della guida ristoranti d’Italia 2023 esalta il lavoro armonioso e impeccabile di una squadra speciale, guidata dal Restaurant Manager Massimo Raugi. Lui stesso descrive la sala come un luogo dove immaginare protocolli e danze, circondati da passione, cultura e bellezza. E proprio questi elementi restituiscono all’ospite un’esperienza che ferma il tempo e incanta.

 

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Ricevere il premio per il Miglior Servizio di Sala 2023 significa guardare con orgoglio ogni singolo componente del nostro staff, perché la sincronizzazione dei gesti e i silenziosi sguardi d’intesa rendono possibile alzare il sipario al momento giusto.  

E ci emoziona pensare che sono ancora tanti i talenti che varcheranno la soglia di Villa Crespi, per regalare a noi e ai nostri ospiti ancora più meraviglia.  

 

 


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Quando Cannavacciuolo scompose la pastiera napoletana

La rielaborazione di un piatto storico

Se conosci nel profondo i sapori della tua terra, puoi permetterti di giocare abilmente per regalargli un volto nuovo e iconico: ti presentiamo la pastiera scomposta dello Chef Cannavacciuolo e del suo Pastry Chef PierFederico Pascale.

 


La pastiera di Cannavacciuolo: un’artistica composizione

 

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Crediti foto: Francesca Pagliai

 

Il Ristorante 2 Stelle Michelin di Villa Crespi ha fatto accomodare nelle sue sale migliaia di ospiti dal 1999. Quegli stessi ospiti hanno potuto osservare l’entrata di nuove proposte, menu rivisitati, e piatti storici rielaborati in forme sempre diverse. È il caso della pastiera di Antonino Cannavacciuolo, un dolce classico della tradizione napoletana che richiama le amate origini dello Chef.

Il Pastry Chef PierFederico Pascale ha voluto celebrarle, rielaborando insieme al Patron Chef di Villa Crespi la composizione classica della pastiera. Ne risulta un piatto che slega visivamente gli elementi chiave della ricetta: una girella di cremoso alla pastiera fa da base a una perfetta quenelle di gelato, accanto al quale viene versato un manto perlaceo di latte di riso cotto al grano.

A sinistra, il piatto si colora dell’arancione di un finto tuorlo di vaniglia e agrumi, accompagnato da spugna di mandorle e mousse di ricotta.


Il concetto della pastiera scomposta

 

 

Dietro a un piatto in cui ogni elemento sembra vivere un’esistenza a sé, si nasconde un percorso a ritroso. Non più un dolce presentato nella sua integrità che viene scomposto una volta assaggiato, bensì sapori slegati che si riuniscono quando il cucchiaio da dessert raggiunge il palato.

Raccolti tutti gli ingredienti, ti sembrerà di assaporare una classica pastiera napoletana. Un gioco, una scommessa che Cannavacciuolo e Pascale, insieme alla brigata, hanno scelto di fare con gli ospiti di Villa Crespi.

Riuscendo a vincere sempre.  

 

La pastiera di Cannavacciuolo esiste solo scomposta?

 

Crediti foto: Stefano Fusaro

Lo Chef Cannavacciuolo e la sua pastiera non esistono solo nella variante scomposta che ha già ammaliato tutti gli estimatori della sua cucina 2 Stelle Michelin. Uno stampo più classico è certamente immancabile tra le sue ricette, cosa che rende felici gli amanti della tradizione.

E così, nel suo Laboratorio Artigianale di Suno, viene realizzata con un cuore morbido e le caratteristiche strisce di pasta frolla. Un dolce che potresti proporre durante le festività, seguendo passo dopo passo i procedimenti della ricetta ufficiale dello Chef, presente sul sito.

Innovazione e tradizione si incontreranno sempre nella cucina di Antonino Cannavacciuolo, perché è proprio dalla loro unione che nascono le opere d’arte migliori.

 


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Viaggio tra le regali camere di Villa Crespi

Storia di un soggiorno in Villa Crespi

14 stanze da mille e una notte, 14 nomi di principesse arabe: ti accompagniamo tra le camere di Villa Crespi, alla scoperta di tappezzeria color oro e meravigliosi parquet in legno.  


Quattordici principesse

 

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Crediti foto: Stefano Butturini


Le camere di Villa Crespi, silenziose e regali, nascoste tra le mura principesche della nostra dimora sul lago d’Orta, hanno anime diverse tra loro. Rania e Sheherazade sfoggiano la loro tappezzeria color rosso imperiale, regalando agli ospiti un momento di intima e romantica atmosfera.

Amira e Nur, le nostre Premium Suites color dell’oro, infondono il calore familiare di un rifugio in cui tornare, con il loro salottino da lettura e l’accogliente letto a baldacchino. Più riflessive Jamila e Zeina, le Executive Suites affacciate sulle sponde del lago d’Orta. Accomodarsi sulle poltroncine accanto alle finestre significherà godersi un momento di meditazione e contemplazione profonda. Dal carattere tranquillo Leila e Samar, tappezzate di seta color blu reale. Preparatevi a sentire il cuore battere più calmo, e una sensazione di pace percorrervi tutto il corpo.

Aidha e Isdihar, due Camere Deluxe dall’affascinante pavimento in parquet e gli eleganti bagni in marmo, vi stupiranno con il loro splendore. E infine, quattro gioielli nel punto più alto della Villa. Quattro Camere Classic dai toni cipria e dall’animo antico, con terrazzi merlati da cui potersi godere la vista dello specchio d’acqua: Aisha, Muna, Najaa e Yasmin.

 

I dettagli nascosti delle camere di Villa Crespi

 

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Crediti foto: Stefano Butturini


Conoscere le camere di Villa Crespi attraverso il racconto di chi le ha vissute non è come esserci stati. Camminare a piedi nudi sui meravigliosi parquet in legno è una sensazione non semplice da spiegare. È un po’ come posarsi sulle storie di nobili cavalieri, poeti, regnanti, amanti del gusto e dell’estetica che nel Novecento hanno segnato il loro passaggio in questa dimora.

Le pareti in seta pregiata e i morbidi drappeggi sembrano usciti dalla raccolta di racconti “Le mille e una notte”, così come gli archi arabeggianti che separano gli ambienti delle stanze.

Si respira architettura moresca in ogni intimo dettaglio dell’intero edificio, così come volle il mecenate Cristoforo Benigno Crespi. Porte e finestre intarsiate, soffitti con cieli stellati, pavimenti in mosaico: la magia si respira in ogni angolo.


Ti raccontiamo il risveglio in Villa Crespi

 

Crediti foto: Francesca Pagliai


In attesa di accoglierti nelle meravigliose camere di Villa Crespi, ti raccontiamo il risveglio abituale dei nostri ospiti. Immagina di aprire gli occhi e ritrovarti in un principesco letto a baldacchino.

Dirigersi verso la finestra significa scostare tende cucite con stoffe pregiate e venir subito ammaliati dalla vista del lago, oppure del vasto giardino che ospita il nostro orto e le celle delle nostre api.

La colazione è presto servita. Su richiesta, potrai goderti le specialità gourmet della nostra cucina 2 stelle Michelin comodamente seduto al tavolo del tuo salottino, oppure sul terrazzo merlato se ti trovi all’ultimo piano. Sfoglia il tuo giornale preferito mentre sorseggi un caffè e assapori la piccola pasticceria dello Chef Antonino Cannavacciuolo. Goditi il sogno, specialmente se sei con la persona che ami.