Il lago d’Orta, anche chiamato lago Cusio, è un piccolo lago alpino del Piemonte, collocato tra le province di Novara e del Cerbano-Cusio-Ossola.

Territorio

Una dominante natura circostante, tra montagne e colline regala un’ambientazione romantica e rilassante, tipica delle atmosfere lacustri. La lontananza dalle città e dall’inquinamento, è resa ancor più evidente dal verde dei paesaggi e la tradizionalità dei borghi e le architetture che caratterizzano i paesini lungo il lago e nelle colline limitrofe.

Storia

I primi abitanti della riviera di San Giulio sono stati con ogni probabilità i Liguri, che subirono poi nel tempo un influsso celtico.
Destino comune a tutto il novarese gli abitanti furono conquistati poi dai Galli ed infine invasi dai Romani.

Sul finire del IV secolo, il Cristianesimo giunse sulla Riviera grazie ai fretelli Giulio e Giuliano che per sfuggire alle persecuzioni contro i Cristiani abbandonarono l’isola greca di Egina.

I due fratelli con l’approvazione dell’imperatore Teodosio abbattero i templi pagani per costruire al loro posto chiese sacre a Cristo.
Giulio e Giuliano eressero così novantanove chiese e pensando che la loro vita stesse ormai per concludersi, si affrettarono ad erigere la centesima e preparare una tomba dove riposare per sempre.

Giulio quindi lasciò il fratello a Cozzano e si incamminò verso le rive del lago da cui si scorgeva una piccola isola disabitata dall’uomo ma che si sapeva essere infestata da draghi e serpenti. Non trovò una barca e quindi stese il suo mantello sull’acqua, vi salì sopra e aiutandosi con il bastone da pellegrino raggiunse l’isola di San Giulio. Armato “soltanto con il segno della Croce” scacciò i serpenti e iniziò la costruzione della sua ultima chiesa sulla sommità della rocca.

La tradizione vuole che dopo aver posato le fondamenta, ricominciasse la costruzione in un luogo più accessibile dell’isola, dove ora si erge la Basilica. Al termine dei lavori, nel 392 morì e venne seppellito nella sua centesima chiesa.

Cultura

Fin dall’antichità, il lago ha inoltre attratto a se scrittori e poeti, essendo considerato luogo e fonte di forte ispirazione e sentimento.

La tradizione narra, che come meta ideale di artisti e scrittori, il lago d’Orta fu teatro del breve incontro tra Nietzsche e Lou Andreas Salomè che costituì una delle rarissime esperienze femminili del grande filosofo.

Ed è proprio in questi luoghi, che dopo il rifiuto alla sua proposta amorosa, da parte dell’amata che il filosofo iniziò la gestazione delle sue opere critiche tra cui il più famoso “Così parlò Zarathustra