San Maurizio d’Opaglio, alla scoperta della capitale italiana del rubinetto
San Maurizio d’Opaglio è un comune situato nella provincia di Novara, in Piemonte, conosciuto a livello nazionale per essere la capitale del rubinetto.
Comune della provincia di Novara, San Maurizio d’Opaglio è conosciuto specialmente per via dell’industria del rubinetto presente nel territorio.
Questo caratteristico borgo si situa a sud ovest del lago d’Orta e ha un passato storico tutto sommato recente. Qual è quindi la storia di San Maurizio d’Opaglio? E cosa vedere in questo paesino del Piemonte?
La storia
L’origine di San Maurizio d’Opaglio risale al 1568, quando venne istituita la parrocchia nata dall’unione degli antichi villaggi di Briallo (Riallo), Lagna (Alagna) e Opaglio (Opallium o Upai).
La consacrazione della parrocchiale di San Maurizio avvenne però successivamente, nel 1590 per la precisione. Ma la devozione al Santo risale a un periodo precedente: un estimo del 1537 cita infatti una Chiesa dedicata a San Maurizio presente nella località di Briallo.
Prima della costituzione della parrocchia il territorio era una sorta di feudo, difeso da un castello, che però venne distrutto, insieme ad altri, nel 1311 a opera dei ghibellini di Novara.
Il passato storico di questo borgo vede poi un’importante presenza di scalpellini: a seguito dell’avvio, nella metà del XIX secolo, dell’estrazione industriale del granito bianco dalle cave di Alzo di Pella molti abitanti di San Maurizio andarono infatti a lavorare presso tali cave.
Questa attività conobbe una crescita esponenziale fino alla Prima Guerra Mondiale, quando poi iniziò un lento declino che fu accelerato dopo il 1945.
Ma il vero “fiore all’occhiello” della storia di San Maurizio d’Opaglio sono le rubinetterie. La prima fu creata nel 1920 e, nel secondo dopoguerra, tale settore industriale ha avuto una fase di forte crescita.
Questa espansione è il motivo per cui il borgo è stato eletto come la capitale italiana del rubinetto, dove si insediano numerose imprese che operano in questo ambito.
Cosa vedere?
Uno degli elementi culturali simbolici del paese è il Museo del rubinetto e della sua tecnologia, istituito nel 1995. Il fulcro centrale di questo edificio è la mostra permanente “L’Uomo e l’Acqua”, dove si snocciola il rapporto dell’essere umano con questo elemento liquido, specialmente all’interno del contesto domestico.
Il museo si trova all’interno della Chiesa di San Carlo Borromeo: questo luogo sacro venne costruito nei primi decenni del ‘600, quando in Europa imperversava la peste. Proprio per scongiurare tale malattia i fedeli si rivolgevano al Santo, a cui, oltre alla chiesa, sono dedicati anche l’altare maggiore e il quadro “Madonna col Bambino, San Carlo e San Grato”.
Al di là dei diversi luoghi di culto e chiese che adornano il paesaggio e del territorio circostante, a essere degna di nota è la Parrocchiale di San Maurizio che, a partire dal 1568, è stata oggetto di numerose modifiche volte ad abbellirne l’esterno e l’interno a navata unica.
Per quanto riguarda le architetture civili invece, merita di essere visto il trittico composto dal Ponte Romano, dalla Casa Brioschi e dal Palazzo Bettoja. La terza domenica di settembre San Maurizio d’Opaglio ospita poi la festa patronale dedicata al Santo, dove si esprime la grande devozione dei cittadini nei confronti di questa figura.