San Giulio d’Orta e San Giuliano erano due fratelli originari di una piccola isola greca. In vita costruirono 100 chiese e lottarono contro draghi e serpenti.
Egina è una piccola isola che dista circa 50 chilometri da Atene. Nel IV secolo, due fratelli di Egina, Giulio e Giuliano, giungono sulle rive del lago d’Orta con il compito di evangelizzare i pagani e costruire chiese. Ad affidare loro questo incarico fu l’imperatore Teodosio, che commissionò ai fratelli la distruzione fisica di altari e boschi pagani e l’edificazione di chiese.
Arrivati in Italia, san Giulio e san Giuliano vissero per un periodo ad Aqua Salvia, nei pressi di Roma, quindi attraversarono il Lazio e giunsero nell’Italia settentrionale senza smettere la loro attività di predicazione, conversione e specialmente realizzazione di chiese.
Il numero di chiese costruite dai due fratelli greci lievitò velocemente e raggiunse la ragguardevole quota di 98 siti.
San Giulio e il lago d’Orta
Come sempre, addentrandoci nelle vite dei santi, è difficile discernere la verità storica dalla narrazione e dalla leggenda. Affidandoci a quest’ultima, Giulio avrebbe lasciato al fratello il compito di edificare a Gozzano la novantanovesima chiesa, cercando in solitaria il luogo dove sarebbe sorta la centesima. Il santo avrebbe individuato in una piccola e affascinante isola – chissà se per una curiosa “quadratura del cerchio”: partito da un’isola, tornato a un’isola – il luogo adatto per costruire la centesima chiesa ma non trovando nessuno disposto a traghettarlo fino al territorio che anelava, Giulio avrebbe steso il suo mantello sulle acque del lago, viaggiando su di esso. Non solo: sull’isola Giulio guerreggiò con draghi e serpenti, liberò idealmente il luogo dalle spire pagane e gettò le fondamenta della chiesa nello stesso punto in cui oggi si trova la Basilica di San Giulio.
La sua vita: verità o leggenda?
A leggere di draghi, serpenti invasori, mantelli che hanno la funzione di galleggiare e trasportare, sarebbe facile bollare tutto come “leggenda”. Ma le cose sembrerebbero più complesse. In almeno due casi sulle oltre cento chiese attribuite a Giulio e Giuliano di Egina, infatti, è stata accertata l’origine paleocristiana degli edifici. Dove? Proprio a Gozzano e nell’isola di San Giulio. Scavi archeologici condotti nella Basilica di San Giulio e nella chiesa di San Lorenzo a Gozzano hanno confermato infatti l’ipotesi che la “leggenda” dei due santi contenga diversi elementi storici. A San Giulio le ricerche hanno evidenziato tracce di una primitiva basilica (V-VI secolo) in forma di piccola cappella con unica abside orientata verso nord.
Le reliquie
Le reliquie di san Giulio sono tuttora conservate nella Basilica di San Giulio, sull’isola di San Giulio, al centro del Lago d’Orta. Le reliquie di Giuliano invece, furono trasferite nel 1360 nella nuova chiesa di Gozzano a lui dedicata e deposte sotto l’altare maggiore, mentre nella vecchia chiesa di S. Lorenzo è rimasto il cenotafio, ovvero un monumento sepolcrale privo dei resti mortali della persona in onore della quale è stato eretto.
San Giulio è patrono dei muratori, per la sua attività di edificatore di chiese e viene sovente rappresentato con strumenti di lavoro in mano.