Orta San Giulio è il gioiello del Lago d’Orta. Uno splendido borgo medievale che si affaccia direttamente sull’Isola di San Giulio
Un borgo medievale fatto di gallerie, negozi e porticati che confluiscono direttamente sulla splendida piazza Motta, gioiello che affaccia a sua volta sul lago d’Orta e che guarda l’isoletta di Orta San Giulio, vera e propria ciliegina sulla torta in questo gioco di splendide matrioske di lago.
Orta San Giulio è il cuore pulsante del territorio del lago d’Orta, il più occidentale dei grandi laghi delle Prealpi italiane.
Centro nevralgico raffinato ed estetico, completamente pedonalizzato, a misura d’uomo ma non confinato, intimo e connesso al medesimo tempo, Orta San Giulio è tappa obbligata per chiunque desideri perdersi in piccole viuzze prima di imbattersi in scorci improvvisi e caratteristici.
Storia di Orta San Giulio
Nel Medioevo, Orta San Giulio faceva parte delle Comunità della Riviera, un consorzio autonomo di comuni che è stato attivo fino alla metà del XVIII secolo. Il borgo, durante il periodo medievale, era dotato di mura di cinta per difendersi dalle incursioni nemiche. Di queste vestigie purtroppo non rimane nulla: furono distrutte agli inizi del XIV secolo e mai ricostruite. Gli ortesi ritenevano infatti che la posizione del paese garantisse già un riparo naturale da possibili scorrerie. E, in effetti, nella sua lunga storia, Orta San Giulio fu saccheggiata un’unica volta, nel 1524 per opera degli Sforza.
Cosa vedere a Orta San Giulio
A nord della già citata piazza Motta si trova il Palazzo della Comunità della Riviera di San Giulio, conosciuto anche come Broletto, il quale abbellisce la piazza grazie ai suoi affreschi sulle mura, la scaletta irregolare e l’antico campanile. L’edificio è risalente al XVI secolo e rappresentava il quartier generale durante il lungo periodo di autogoverno della regione lacustre.
Tra gli altri palazzi storici da vedere ad Orta San Giulio ci sono Palazzo Gemelli, edificio del XVI secolo, e Palazzo De Fortis Penotti. Quest’ultimo, situato al centro dell’abitato di Orta San Giulio, è un edificio in stile neoclassico divenuto nel 2007 Dimora delle Arti.
Isola di San Giulio
Capitolo a parte merita l’Isola di San Giulio. Situata a circa 400 metri dalla riva, ha un perimetro di circa 650 metri ed è abitata in maniera permanente solo da una manciata di famiglie.
Molto piccola e decisamente spirituale, è conosciuta anche come “L’isola del silenzio” ed è occupata quasi interamente da edifici religiosi, come il Monastero di clausura delle monache benedettine, nel quale vengono svolte importanti ricerche, studi e traduzioni di testi antichi, e la chiesa romanica di San Giulio. L’isola è una vera e propria oasi di pace, con sentieri e vie del silenzio e della meditazione.
Leggenda e Storia dell’Isola San Giulio
La leggenda vuole che l’isola fosse uno scoglio abitato da serpi e terribili mostri. A liberarla ci pensò San Giulio, nel 390, quando approdò a Isola San Giulio e attraversò le acque del lago sopra il suo mantello. La prima cosa che fece il Santo fu edificare una chiesa, nella quale poi scelse di essere sepolto, trasformando così l’isola nel centro di evangelizzazione di tutta la zona.
Sopra la chiesa di San Giulio venne costruita nel IX secolo un’altra chiesa, di cui oggi rimane solo l’abside maggiore. Per tutto il Medioevo l’isola fu possesso della Chiesa di Novara e fu per lungo tempo l’epicentro della vita civile, religiosa e amministrativa della riviera.
Nel 1841 il castello medievale fu abbattuto per far posto al nuovo grande Seminario Vescovile, opera dell’architetto lombardo Ferdinando Caronesi.
Nel 1973 venne fondato sull’isola il monastero benedettino di clausura: l’Abbazia Mater Ecclesiae legato alla figura di Anna Maria Cànopi.